LibreItalia: la posizione in merito al rientro di Richard M. Stallman nel consiglio di Free Software Foundation
Durante l’evento LibrePlanet, appena organizzato da Free Software Foundation (il 20 e il 21 marzo), Richard Stallman ha annunciato il suo reintegro nel consiglio della FSF, da cui aveva dato le dimissioni nel 2019.
Richard M. Stallman, o RMS, ha creato il concetto di software libero, con un contributo che possiamo definire monumentale, ma poi – con i suoi atteggiamenti e il suo comportamento – è diventato un problema proprio per il movimento che ha avuto origine dalle sue idee. Da anni, dimostra comportamenti misogini, discriminanti nei confronti dei disabili e transfobici, ed è stato accusato di diverse scorrettezze, ed è per una di queste che nel 2019 aveva dato le dimissioni.
Questo tipo di atteggiamenti non appartengono al software libero, alla cittadinanza digitale e alle comunità tecnologiche, e per questo chiediamo che l’intero consiglio della Free Software Foundation si dimetta e che Richard Stallman venga rimosso da tutte le posizioni di leadership.
LibreItalia crede fermamente nella sovranità digitale e nel ruolo della libertà degli utenti nella protezione dei diritti umani fondamentali, ma ritiene che per realizzare l’obiettivo della libertà del software – e tutto quello che ne deriva – la comunità di riferimento debba cambiare in modo radicale, e lasciare spazio a un presente e un futuro in cui tutta la tecnologia sostenga – e non opprima – le persone.
Questo è possibile solo in un mondo dove la tecnologia è costruita nel rispetto dei diritti fondamentali degli individui, senza nessuna eccezione. Un concetto proprio del software libero, che nasce dal contributo di Richard Stallman, ma che non trova riscontro nei suoi comportamenti e nelle sue opinioni.
Per questo, LibreItalia non riconosce la leadership della Free Software Foundation nella sua forma attuale, che vede Richard Stallman reintegrato nel suo ruolo senza nessun tipo di commento, e senza nessun tipo di autocritica per gli eventi che avevano portato alle sue dimissioni nel 2019.
Per anni, abbiamo tollerato le idee e i comportamenti di RMS, considerandoli a volte folcloristici, ma non possiamo continuare a lasciare che una persona metta a rischio il lavoro di milioni di volontari che sostengono il software libero con tutto il loro entusiasmo. Nella comunità non c’è spazio per persone come Richard Stallman, che sfruttano il proprio passato per giustificare comportamenti che non sono accettabili nella società civile.
Riteniamo che l’intero consiglio della Free Software Foundation debba dare le dimissioni, in quanto si tratta delle persone che hanno dato potere a RMS per anni chiudendo entrambi gli occhi sul suo comportamento, e che oggi gli permettono di rientrare nel consiglio della FSF con un atteggiamento arrogante al punto da dire, annunciando il proprio rientro: “è così, anche se a molti non piace, e comunque non darò le dimissioni una seconda volta”, una frase che non ha bisogno di ulteriori commenti.
Free Software Foundation è un’oligarchia, o “governo di pochi”, una forma che risale alla Grecia Antica, tanto da essere citata da Aristotele. Oggi è superata, ed è tempo che venga abbandonata a favore di un’organizzazione democratica in grado di fornire la leadership di cui il software libero ha bisogno. Quando questo avverrà, torneremo a sostenere FSF.
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LIBREITALIA: STATEMENT ABOUT RICHARD M. STALLMAN’S RETURN TO THE FREE SOFTWARE FOUNDATION BOARD
During the LibrePlanet event, just organised by the Free Software Foundation (on March 20 and 21), Richard Stallman announced his reinstatement in the FSF board, from which he had resigned in 2019.
Richard M. Stallman, or RMS, created the concept of free software, with a monumental contribution, but then – with his attitudes and behaviour – he became a problem for the very movement that originated from his ideas. For years, he has had misogynistic, ableist and transphobic attitudes, and has been accused of various misbehaviours. Because of one of these episodes, he had to resign back in 2019.
These kinds of attitudes do not belong to free software, digital citizenship and technology communities, and this is why we are calling for the entire board of the Free Software Foundation to resign and for Richard M. Stallman to be removed from all leadership positions.
LibreItalia firmly believes in digital sovereignty and in the role of users’ freedom in the protection of fundamental human rights, but believes that in order to achieve the goal of software freedom – and all that comes with it – the community of reference must change radically, and make room for a present and a future in which technology supports – and does not oppress – people.
This is only possible in a world where technology is built with respect for the fundamental rights of individuals, without exception. This is the concept of free software, which stems from Richard Stallman’s contribution, but which is not reflected in his behaviour and opinions.
For this reason, LibreItalia does not recognise the leadership of the Free Software Foundation in its current form, which sees Richard Stallman reinstated in his role without any kind of comment, and without any kind of self-criticism for the events that led to his resignation in 2019.
For years, we have tolerated RMS’s ideas and behaviour, sometimes considering them folkloric, but we cannot continue to let one person jeopardise the work of millions of volunteers who support free software with all their enthusiasm. There is no room in the community for people like Richard M. Stallman, who use their past to justify behaviour that is not acceptable in a civilised society.
We believe that the entire board of the Free Software Foundation should resign. These are the people who empowered RMS for years by turning a blind eye to his behaviour, and who now allow him to rejoin the FSF board with an arrogant attitude. In fact, when announcing his rejoining, RMS said: “that’s how it is, even if many people don’t like it, and in any case I won’t resign a second time”, a sentence that needs no further comment.
The Free Software Foundation is an oligarchy or “government of the few”, a form that dates back to Ancient Greece, so much so that it was cited by Aristotle. Today it is outdated, and it is time for it to be abandoned in favour of a democratic organisation that can provide the leadership that free software badly needs. When that will happen, we will be back to fully support FSF.